
Come capire se un investimento vale il rischio.
Quando si decide di investire, è naturale guardare ai possibili guadagni…Ma attenzione:
non sempre un rendimento alto è sinonimo di un buon investimento!
Per capire se un investimento è davvero conveniente, bisogna quindi valutare sia quanto si può guadagnare, sia quanto si rischia di perdere.
Ed è qui che entrano in gioco due strumenti molto utili: l’Indice di Sharpe e l’Alfa di Jensen.
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1. Indice di Sharpe: più guadagni rispetto al rischio?
L’Indice di Sharpe è un numero che serve a capire quanto guadagno extra stiamo ottenendo per ogni “unità” di rischio che ci stiamo prendendo.
Immaginiamo di confrontare due investimenti:
• Il primo rende bene, ma è molto instabile (cioè può salire o scendere di valore rapidamente).
• Il secondo rende un po’ meno, ma è più stabile.
L’indice di Sharpe aiuta a capire quale dei due, in proporzione, premierà di più rispetto al rischio che si corre.
Come funziona?
Si prende il rendimento dell’investimento, si toglie il rendimento “sicuro” (come quello dei titoli di Stato), e si divide tutto per quanto l’investimento oscilla (cioè la sua volatilità).
Cosa ci dice il numero?
• Più l’indice è alto → meglio sta gestendo il rischio.
• Se è basso → si rischia troppo per un guadagno troppo piccolo.
Esempio semplice
Se un investimento ha un indice di Sharpe pari a 0,90, significa che ogni 1% in più di rischio potrebbe portare uno 0,9% in più di guadagno.
Ma non dimentichiamo, comunque, che più rischio può anche voler dire più possibilità di perdita.
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2. Alfa di Jensen: stai battendo il mercato?
L’Alfa di Jensen è un altro indicatore molto usato, e confronta il rendimento dell’investimento con quello di un mercato di riferimento (come un indice azionario), tenendo conto del rischio.
Risultato possibile:
• Alfa positivo → l’investimento ha reso più del previsto: ottimo!
• Alfa zero → ha fatto più o meno come il mercato.
• Alfa negativo → il guadagno è inferiore a quello che si sarebbe potuto ottenere con un investimento simile.
Per calcolare l’alfa si usa la formula tecnica del famoso CAPM (Capital Asset Pricing Model)
Esempio semplice
Supponiamo che:
• Ci si aspetta un guadagno del 10% da un’azione.
• Il tasso “sicuro” è dell’8%.
• Il mercato in generale cresce del 9%.
• Il rischio dell’investimento (beta) è 1,2.
Con questi dati, l’alfa risulta essere +0,8%.
Questo significa che l’investimento ha battuto il mercato, tenendo conto del rischio.
Un buon risultato!
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Conclusione: rendimento sì, ma con giudizio
Investire non è una scommessa: è una scelta che va fatta con consapevolezza.
Capire strumenti come l’Indice di Sharpe e l’Alfa di Jensen aiuta a fare scelte più intelligenti, tenendo sempre ben presente che un buon investimento non è quello che rende di più, ma quello che premia meglio per il rischio che si sta assumendo.